Trofeo AIAS 2008 – Mario Ferrari
Se sopra abbiamo visto le pietre di Mario in mostra, di seguito parlerò della persona, dei rapporti che ho con lui. Sono costretto a scrivere ciò che già ho scritto nell’articolo “Se fossimo a Gonzaga 2021”.
Una di queste, che ricordo con affetto e frequento ancora adesso appena posso, è Mario Ferrari, ligure, conosciuto nell’autunno 2007, accompagnava, assieme alla consorte signora Giovanna, Luciana Queirolo nelle sue uscite in giro per l’Italia. Parlando del più e del meno trovammo passioni in comune e il camminare in spazi aperti cercando pietre fu’ il punto focale, a quei tempi non era socio AIAS, lo sarebbe diventato nei mesi successivi. Nella primavera successiva iniziarono le escursioni per pietre, noi due assieme a Ettore e a Attilio, fu in una di queste uscite che Mario mi fece vedere un’arenaria, trovata qualche tempo prima ai “Casoni” lungo l’Alta Via dei Monti Liguri, non era pulita del tutto ma già si vedevano i colori tipici di quelle pietre e le sue potenzialità. Devo dire che Mario già lavorava il legno ma era più un artista, lavorando radici che trovava sui monti e in riva al mare dopo le mareggiate, faceva anche dei daiza ma restava sul grossolano: mi offrii di fare il daiza a quella pietra.
articolo a cura di Carlo Laghi ® RIPRODUZIONE RISERVATA
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