Congresso AIAS 2021 | Ezio Piovanelli
Quando mi è stata chiesta la disponibilità per fare da giudice a questo Congresso da parte del Consiglio Direttivo AIAS e dal Presidente, ho risposto che sarei stato onorato di poter mettere la mia conoscenza nel campo del Suiseki a disposizione dell’Associazione, della quale sono socio fin dall’anno 2004.
Sono Ezio Piovanelli e il mio incontro con l’arte del Suiseki risale al lontano 1989. Agli inizi è stata dura anche solo reperire delle informazioni di base e l’unico, piccolo, breve ed essenziale manuale di riferimento ove trovare qualche spunto era L’arte del Suiseki di Vincent T. Covello e Yuji Yoshimura: abbecedario universale ove attingere regole e illustrazioni.
In quegli anni, tuttavia, ho avuto la fortuna di conoscere Franco Saburri, insieme al quale, con reciproco confronto e scambio di esperienze, ho potuto approfondire la mia conoscenza dell’esposizione dei suiseki in tokonoma: un aspetto, allora, ancora totalmente sconosciuto.
Negli anni successivi, praticando anche l’arte del bonsai presso il Club Do Groane, mi viene dato l’incarico di spiegare il suiseki ai clubbisti e nel 2000 fondo una scuola che pur nascendo in grembo al club diventerà la prima scuola di suiseki in Italia, aperta a chiunque, anche esterno, avesse il desiderio di avvicinarsi a quest’arte. Ciò ha creato i presupposti per la formazione di un gruppo di allievi con forti motivazioni, e mi riempie di orgoglio avere avuto e avere, da allora ad oggi, la possibilità di trasmettere loro il mio bagaglio culturale in questo campo, acquisito nel corso degli anni.
Dal 2005 sono Istruttore del Collegio IBS e sono stato il primo promotore dell’utilizzo, per praticare il suiseki, del materiale proveniente dalle Alpi Orobie, che io stesso ho impiegato fin dal 1989 in numerosi allestimenti ed esposizioni, conseguendo moltissimi riconoscimenti. Ho svolto l’attività di giudice in numerose manifestazioni del Coordinamento Piemonte-Lombardia, come anche al Congresso AIAS del 2008, ad Alberobello, ed al Congresso UBI del 2010, ad Arco di Trento.
Devo dire che è stata una sorpresa molto gradita trovarmi quest’anno, qui a Pisa, ad assegnare ai suiseki esposti voti piuttosto alti rispetto agli standard cui ci eravamo tutti abituati in questi ultimi anni, e questo denota una crescita ed un incremento della qualità, sia dei materiali sia della loro esposizione, da allora ad oggi.
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