Chi siamo

LA NASCITA

L’AIAS (Associazione Italiana Amatori Suiseki) è stata fondata il 20 aprile 1997 a Grosseto e i fondatori erano i seguenti membri: Sig. Attinà, Carratelli, Sig. Di Venere, Sig. Enny, Sig. Franceschetti, Sig. Gallio, Sig. Manuti, Mrs.Padrini, Mrs.Queirolo, Mrs.Santiano, Mr. Schenone A., Mrs.Schenone M

Eravamo un gruppo di amici, sparsi in tutta Italia, appassionati dell’Arte Suiseki, sentendo da tempo la necessità di unirsi in un’Associazione, al fine di creare una realtà Suiseki italiana che era un punto di riferimento per tutte quelle persone che, poiché noi, appassionati di questa Arte, ci sentiamo remoti o non molto compresi nella loro realtà territoriale.

Un punto d’incontro che è stato utile a quelli di noi che cercano il confronto o il conforto di opinioni o suggerimenti per le nostre idee. In poche parole: per crescere insieme.

Nel 1998 viene stabilita la sede legale dell’Associazione a Castelfranco Emilia (Modena) in Via Solimei n. 21, presso l’Associazione Bonsai di Castelfranco Emilia “ABC del Bonsai”, dove è stata organizzata la prima Mostra-Congresso annuale.

In quell’occasione il Sig. Vito Di Venere, già nominato Presidente dai fondatori per il periodo costitutivo iniziale, è stato confermato nella posizione di Presidente nelle elezioni per il periodo 1999-2001 e nuovamente rieletto per un ulteriore mandato triennale fino a ottobre 2004; l’attuale presidente, per il triennio 2005-2007 è stato eletto la signora Luciana Queirolo.

LE ATTIVITÀ

Le attività dell’Associazione consistono:

  1. Nella redazione di una newsletter ufficiale, che non è in vendita, ma inviata solo trimestralmente ai membri AIAS.
  2. Nell’organizzazione del Congresso e della Mostra annuale, che rappresenta il nostro momento più importante di aggregazione. 

Il Congresso, evento itinerante, non si avvale esclusivamente della sede ufficiale dell’Associazione, ma è organizzato laddove viene offerta una cooperazione di supporto, con l’ obiettivo di avvicinare anche i membri più distanti. 

Una mostra suiseki dei membri dell’Associazione è programmata nella cerchia del Congresso, con premiazione assegnata da giurie qualificate e conferenze, spesso tenute da esperti internazionali, si svolgono. L’irremissibile cena di gala sociale è un momento proficuo e cordiale per fare conoscenza e stringere amicizie, mentre si tiene anche la cerimonia di premiazione.

L’entusiasmo iniziale, come spesso accade, non è sufficiente, la forza dei numeri è essenziale. Non solo, ma in quei numeri devono esserci anche quelle persone che producono e positivamente. All’inizio: pochi membri = a pochi fondi nel contatore. Così abbiamo deciso di chiedere ai membri un piccolo contributo per l’iscrizione delle loro pietre alla Mostra annuale, che è ancora in vigore e ci consente di affrontare i costi di stampa e spedizione delle nostre newsletter.

L’equazione sopra menzionata non permetteva che la Newsletter potesse venire alla luce proprio alla nascita dell’Associazione; ciò di cui avevamo bisogno erano: un fondo di riserva adeguato nello sportello dell’Associazione più qualcuno che avesse la capacità e la disponibilità per realizzare una buona newsletter con possibili costi minori.

AIAS NEWSLETTER

Fu grazie a Marco Favèro che la prima “Newsletter in test sperimentale” fu pubblicata nel novembre 2001, dopo il Congresso tenutosi a Lerici (la Spezia). Marco Favèro si è occupato della realizzazione e distribuzione fino al numero “Estate 2004”. La sua pubblicazione è quadrimestrale (3 numeri all’anno).

Il numero “Autunno-Inverno” si basa principalmente sul nostro Congresso Nazionale e sulla Mostra non per una mera soddisfazione dei vincitori, ma è un memorandum di valutazioni, critiche e suggerimenti al fine di stimolare le nostre scelte e correggere eventuali errori di realizzazione.

Nelle edizioni “Primavera”  ed “ Estate” ci sono spazi: Argomenti filosofici tradizionali, estetica e composizioni di base, tecniche, metodi di pianificazione e di lavoro . Test dei membri, esperienze personali tra i più esperti, prove sperimentali di  esperti internazionali….

In altre parole “il mondo dei suiseki”, ma senza chiudere gli occhi e le orecchie di fronte ad altre diverse tradizioni della pietra. Tradizioni che convivono, che si scontrano (a volte fondendosi l’una con l’altra, spesso no) e dando infinite discussioni su discussioni e confronti.

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