Sicilian Museum Suiseki Roccavaldina
Sta per nascere nel comune di Roccavaldina, in provincia di Messina, un Museo Siciliano per il Suiseki.
L’iniziativa di questo progetto straordinario ha come regia il nostro socio Mimmo Abate, oltre che uno straordinario e lungimirante gruppo politico amministrativo che non è estraneo a tali iniziative. Difatti, tale comune ospita anche un antico museo della farmacia.
Il museo si propone come un collettore di tutte le pietre caratterizzanti la geologia italiana e quindi una grande panoramica per il Suiseki italiano.
Un luogo in cui iniziare ad avvicinarsi a questa disciplina nel modo giusto, senza condizionamenti monotematici, ma metabolizzando le pietre esposte il visitatore potrà godere di un ampio quadro panoramico di suiseki, di ogni genere e provenienza.
Un luogo di studio dove potersi confrontare in totale serenità contemplativa, dove poter visionare l’ampia gamma di classificazioni, dove poter fare pace con il proprio cuore e la propria testa.
In poche parole un santuario del Rispetto verso la Pietra prima di tutto.
La sua amicizia mi porta spesso ad esplorare la sua visione del suiseki e quando un giorno chiesi la sua visione per l’apprezzamento dell’arte della pietra mi rispose:
“per me l’arte del Sui-Seki è paragonabile alla colonna sonora che accompagna un film, dal suo primo ciak fino al the end. La prima scena, vede un essere umano che cerca e scopre tra un mucchio di pietre una in particolare. Inquadrando in primo piano il suo volto intravedi meraviglia e stupore. Subito dopo subentra l’emozione di un papà alla nascita di un nuovo figlio. La crescita di questa creatura ti comporta delle responsabilità e tu con fare delicato te ne prendi cura accudendolo. Lo cresci diventa una persona adulta da presentare con orgoglio al mondo, indicandogli la retta via”.
In sintesi: scoperta, emozione, crescita, studio, confronto, maturità, condivisione, e poi… tirando le somme viene fuori un risultato: avere tanti amici che ti hanno accompagnato in un bellissimo periodo della tua vita, tutto questo solo dovendo ringraziare … una Pietra.
Il secondo tempo del film, si racconta in breve: “sarà racchiuso nelle immagini che lo spettatore e le future generazioni potranno cogliere e che spero catturino nel Museo che sta per nascere ed in cui si concentreranno tutte quelle emozioni che il protagonista ha provato durante il film della sua vita”.
Penso che in queste poche parole si avverte l’amore di un uomo verso quest’arte, che racchiude una passione che lo porta ad aver raggiunto la sublimazione ed una visione di Essa libera da tutto ciò che è superfluo.
Aldo Marchese © RIPRODUZIONE RISERVATA
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